“Omnes Coniunctae Gentes per Undas” questa scritta, su di una targa, mi ha colpito visitando Villa Griffone, la casa del grande Guglielmo Marconi:
“Tutte le Genti Unite attraverso le Onde”.
Onde radio e persone, la radio che unisce. Si è Radioamatori solo insieme accomunati dalla stessa passione.
Io lo sono fin dall’età di 12 anni quando ero un ragazzino degli anni 60. Da allora non ho mai smesso di interessarmi alla radio, al suo mondo.
Mi presento sono Antonio, sigla radio I0ABU, un radioamatore di Sezze.
In quegli anni, a Sezze, non potevi mancare alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo che si teneva presso l’Anfiteatro del nostro paese…
E cosa c’entra con la radio vi chiederete? Lo capirete tra un attimo… prima vorrei farvi comprendere cosa significa essere un radioamatore oggi, in molti me lo chiedono e ritengo che a questa domanda, i più adulti, risponderebbero che i radioamatori sono i CB degli anni ‘80, altri che sono quelli del volontariato, altri ancora che sono persone che si collegano via radio oltre oceano o semplicemente che parlano con il collega dell’isolato accanto o ancora che sono amanti della comunicazione.
Chi non è radioamatore potrebbe chiedersi: “che senso ha essere radioamatore oggi nell’epoca di internet, dei telefonini e dei satelliti?”
Io risponderei a tutti che la Radio è un qualcosa di non facilmente definibile né un semplice oggetto da utilizzare; le onde radio sono sempre esistite; grandi fisici, ne hanno intuito, studiato e sperimentato l’esistenza, consentendo a noi di poterne avere conoscenza e farne uso. Per me, essere radioamatori, significa semplicemente “amare la radio” ovvero esserne affascinati.
Ed il fascino lo senti proprio perché è una realtà indefinita, senza confini; ha sempre cose nuove da insegnarti e tu, nel tuo piccolo, puoi contribuire alla diffusione della conoscenza verso altri.
La passione per la radio può essere orientata alla tecnica, allo studio sulla propagazione, alla storia, alle prime radio riceventi, alle antenne. E poi la radio che diventa digitale e che si affaccia al nuovo mondo, verso le persone del mondo.
Tornando alla mia adolescenza, dicevamo che all’anfiteatro di Sezze, ci andavi con i genitori immerso fra tanta gente e restavi affascinato dalle luci, dai suoni dalle scenografie; il ricordo è vivissimo dopo tanti anni ma una cosa, più delle altre, è rimasta nel mio ricordo: la Grande Croce illuminata. Man mano che ti avvicinavi diventava sempre più grande, enorme.
Alta 54 metri, sovrasta ancora oggi l’Anfiteatro stesso e si affaccia sulla pianura Pontina, visibile dal mare dalle navi in transito.
La Grande Croce dell’Anfiteatro, donata a Sezze dalle Acciaierie di Terni, è stata eretta nel 1956, in occasione, appunto, della prima Sacra Rappresentazione.
Negli anni la Grande Croce per me ha rappresentato sia il ricordo dell’evento spettacolare e religioso sia un grande traliccio metallico: un’antenna radio!
Un’illusione, un sogno, fino al 15 luglio del 2012 quando, iniziai a parlarne, agli stessi amici di oggi, riscontrando fin da subito interesse e fattiva collaborazione.
Nel Venerdì Santo del 2013 si attivava con successo per la prima volta la Grande Croce e così via per gli anni successivi; ogni volta sperimentando il metodo di accordo ottimale.
Anche quest’anno, in occasione del Venerdì Santo, il 25 marzo 2016, sarà il giorno di una nuova attivazione e l’occasione per presentare al mondo dei radioamatori tutti, la nuova Associazione: 773 Radio Group della quale faccio attivamente parte.
Un gruppo di amici, prima ancora di radioamatori, con tanta voglia di fare Radio in compagnia!
Appuntamento in frequenza sui 40 metri fin dalle prime ore della mattina per il
“Diploma Croce della Passione di Sezze”
Antonio Abbenda
Sigla radio IØABU